Questo progetto si concentra sul concetto di “vuoto”, inteso come soggetto sempre più raro da trovare nelle caotiche città della civiltà contemporanea. Qualcosa che ha ancora la capacità di farci sentire a disagio, con il forte istinto di riempirlo di oggetti, colori, e segni. Le nostre menti non sono più abituate, infatti, all’assenza di messaggi. E persino il vuoto stesso, come un buco nero, sembra bramare di essere riempito cercando di attrarre a sé tutto ciò che lo circonda, attraverso una misteriosa energia magnetica.
A Berlino percepisco questo senso di vuoto ogni volta che mi trovo in uno dei suoi tanti “non-luoghi”. Spazi vuoti e abbandonati sormontati da opachi e ciechi edifici, le cui candide pareti (white walls) ricordano giganteschi fogli in attesa di essere riempiti, per ritornare ad essere parte del tutto. Queste superfici sembrano splendere alla luce solare come affascinanti monoliti alieni, facendoci perdere il senso ed il significato delle cose.
Ho deciso di catturare queste pareti attraverso l’uso della fotografia stenopeica su pellicola di grande formato. E l’ho fatto per una serie di motivi, di cui i principali sono l’esigenza di trattenermi a lungo in questi luoghi e il desiderio che la stessa emulsione ne “respiri” l’atmosfera attraverso il contatto diretto con l’aria esterna. In aggiunta, la tipica morbidezza e la forte vignettatura, proprie della fotografia stenopeica, contribuiscono ad accentuare la luce radiosa che ho sopra descritto.
Le foto di questo progetto sono in vendita in edizione limitata. Le stampe inkjet vengono eseguite personalmente da me su carta baritata di qualità museale, successivamente montate su passe-partout e incorniciate. Su richiesta posso fornire anche classiche stampe chimiche in bianco-nero (silver prints).
Chi fosse interessato all’acquisto può contattarmi direttamente oppure verificare la disponibilità e acquistare on-line sul mio Fine Art Showroom.