Con questo articolo mi piacerebbe raccontarvi qualcosa sulla Sicilia, la mia regione natale. E vorrei farlo presentando uno dei miei progetti preferiti, Il Sacro e il Profano, realizzato nel 2010 a Palermo, la capitale di questa assolata isola. Nonostante abbia visitato Palermo solo per un paio di settimane (io vivevo nella parte opposte della Sicilia) ricordo ancora quel periodo come un meraviglioso e variopinto sogno. Ci sarebbe molto da dire sulla Sicilia, sul suo bellissimo mare, sui grandiosi paesaggi e sugli abitanti gentili e ospitali. Ma preferisco lasciare che le immagini parlino per me e raccontino parte di questa storia.
DESCRIZIONE PROGETTO
Palermo, Luglio 2010, periodo dei festeggiamenti alla patrona Santa Rosalia (“u fistinu”). Un attento giro tra i quartieri più significativi della festa rivela la fortissima devozione degli abitanti nei confronti della Santa Patrona e una grande fede religiosa. Improvvisati altarini di santi, lumini, fiori, immagini di parenti defunti appaiono dappertutto, nei luoghi più improbabili, e accompagnano silenziosamente le vicende quotidiane dei Palermitani, fino a confondersi e a “sparire” nello sfondo di questo meraviglioso teatro di vita, ricco di forti suoni, odori e sapori che destano forti emozioni.
In quanto siciliano, io stesso so bene quanto la fede accompagni e condizioni qualunque aspetto della nostra vita; “Il Sacro e il Profano”, appunto, cerca di comunicare, attraverso la metafora per immagini, come l’antica tradizione abbia fatto sì che tutto ciò avvenga ormai tanto inconsapevolmente da creare situazioni che stanno al limite tra l’ironico e il grottesco.
All photos and texts are copyrighted by Marco Ristuccia. All rights reserved.